Paesaggio
Viviamo nel tempo dei “selfie”, delle immagini che si moltiplicano pervasive sui media, nei social network. Un profluvio confuso e chiassoso di fotografie, che finirebbe per nascondere , neutralizzare il loro messaggio in un indistinto rumore di fondo. Ma non è sempre così. Vi sono immagini infatti che riescono ancora a guardarci, a interpellarci, a fissarsi saldamente nella memoria collettiva. Sono quelle che l’autrice chiama “fotografie del silenzio” Con questo termine però non si intendono tanto le immagini che rappresentano luoghi incantati e silenti, quanto piuttosto le fotografie che sanno creare uno spazio di silenzio dentro di noi, un intervallo inquieto che ferma e sospende i nostri sguardi e i nostri pensieri, per aprirli verso un altrove, verso un “non dicibile” che ci disorienta e ci interpella. “Gigliola Foschi” – “Le Fotografie del Silenzio, forme inquiete del vedere”